Quando ci sono più eredi è fondamentale pianificare la successione. Lo strumento principale che si utilizza per questo fine è il testamento.
Abbiamo visto in maniera molto superficiale che se il defunto non aveva lasciato un TESTAMENTO, l’eredità di devolve per legge, generalmente al coniuge superstite a ai figli in proprietà indivisa. In mancanza di coniuge, genitori e figli, si devolve ai parenti più vicini.
Con il testamento ciascuno di noi può decidere di “organizzare” la propria eredità in maniera diversa dalle disposizioni di legge.
Proviamo a fare qualche esempio:
- Il testatore che possiede più beni immobili può già destinare i singoli beni ai singoli eredi (l’appartamento a Milano al figlio Caio, la casa di vacanza a Cervinia al figlio Tizio e la casa in campagna alla moglie Livia).
- Il testatore che ha già effettuato delle donazioni agli eredi può “bilanciare” tali donazioni lasciando per testamento dei denari all’erede che non ha ancora ricevuto donazioni;
- Il testatore desidera lasciare beni specifici a parenti, amici o enti benefici. Questi soggetti nella successione per legge non sarebbero contemplati e quindi l’unico modo per destinare loro dei beni è il testamento.
Vediamo quindi che il testamento consente (come nei casi a e b) di “mettere a posto” le cose ed evitare discussioni tra gli eredi.
Il testamento consente altresì di ricordarsi di persone o enti cui il testatore è particolarmente affezionato e/o riconoscente (pensiamo ai figliocci, agli assistenti personali o badanti, ai collaboratori di un’azienda, ad enti assistenziali o benefici ecc. ecc.).
Nel destinare i propri beni, il testatore può mettere in atto anche una certa programmazione fiscale per risparmiare imposte di successione e comunque per far risparmiare agli eredi i costi di una DIVISIONE EREDITARIA. Infatti quando due o più eredi ricevono un’eredità per legge, si crea una comunione ereditaria, ciascun erede è proprietario di una percentuale di tutti i beni caduti in successione. Se gli eredi desiderano attribuire beni specifici a ciascuno di loro occorre un ATTO NOTARILE di DIVISIONE. Pur con imposta di registro ridotta all’1%, la divisone ereditaria può avere costi importanti.
Come si può fare testamento?
Le modalità per fare testamento sono essenzialmente tre:
- TESTAMENTO OLOGRAFO: è la forma più facile e meno costosa. Il testatore scrive di suo pugno le sue volontà e le scrive su un foglio di carta qualsiasi. Il testamento olografo deve contenere almeno i seguenti elementi:
- Le parole MIO TESTAMENTO,
- La DATA
- La FIRMA
Facciamo un esempio sintetico ma con qualche accorgimento pratico importante:
MIO TESTAMENTO
Io sottoscritto Mario Rossi, nato a Genova il 01/01/1950,
-
- Revoco ogni mio precedente testamento,
- Lascio a mia moglie Patrizia Verdi, nata a Genova il 01/01/1952 l’usufrutto di tutti i miei beni immobili
- Lascio a mio figlio Paolo, nato a Genova il 01/01/1986 la nuda proprietà della casa in Genova, Via Assarotti e relativa cantina;
- Lascio a mia figlia Giulia, nata a Genova il 01/01/1988 la nuda proprietà della casa a Varazze, Vico della Spiaggia e relativo posto auto
- Lascio alla mia figlioccia Penelope Rossi, nata a Savona il 01/01/1999, la somma di euro 10.000.
Per tutto quanto non disposto qui sopra, nomino eredi universali in parti uguali mia moglie e i miei due figli.
In fede,
Genova, 01/01/2022
Mario Rossi.
E’ importante che almeno uno degli eredi sappia dell’esistenza del testamento. Il foglio scritto a mano può essere affidato in custodia a un parente (anche uno degli eredi) o a un professionista di cui ci si fida. Alla morte del testatore gli eredi presenteranno il testamento ad un Notaio per procedere alla PUBBLICAZIONE del testamento stesso.
- TESTAMENTO PUBBLICO: è il testamento fatto davanti ad un Notaio alla presenza di due testimoni. Il Notaio raccoglie le volontà del testatore e le riporta su documento dattiloscritto. Il Notaio conserva il testamento e lo pubblicherà alla morte del testatore.
- TESTAMENTO SEGRETO: è il testamento scritto dal testatore (a differenza dell’olografo può però essere scritto a computer) che viene consegnato ad un Notaio che sigilla la busta con la data della consegna. Quando il Notaio verrà a sapere della morte del testatore, provvederà alla pubblicazione del testamento. Ha alcuni vantaggi rispetto all’olografo: data certa e riservatezza. Rispetto al testamento pubblico si può revocare più facilmente.
COME FANNO GLI EREDI A SAPERE SE C’E’ UN TESTAMENTO?
Ci sono casi in cui gli eredi non sanno se esiste un testamento. Una volta cercato in casa e nell’eventuale cassaforte o cassetta di sicurezza in banca, ci si può rivolgere al Collegio Notarile della Provincia ove risiedeva il defunto, chiedendo di fare una ricerca presso i Notai che operano sul territorio per verificare se il defunto avesse depositato presso uno di loro un testamento olografo o pubblico.
LIMITI DEL TESTAMENTO: abbiamo detto che il testamento può decidere dell’eredità in maniera differente dalle norme di legge. Il testamento non può comunque ledere i diritti che la legge riserva al coniuge, ai figli e ai genitori del defunto. Pensiamo ad un soggetto che, decisamente arrabbiato con i figli, lasci per testamento tutto il suo patrimonio solo al coniuge. I figli potranno intentare una causa di RIDUZIONE per ottenere la quota di “legittima” loro spettante.
Nel prossimo articolo parleremo di INVENTARIO. Vedremo i casi in cui è previsto dalla legge e i casi in cui può convenire sia per evitare guai sia per risparmiare sulle imposte di successione.
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Paolo e Lorenzo Stagno