Quando ci sono più eredi è fondamentale pianificare la successione. Lo strumento principale che si utilizza per questo fine è il testamento.

Abbiamo visto in maniera molto superficiale che se il defunto non aveva lasciato un TESTAMENTO, l’eredità di devolve per legge, generalmente al coniuge superstite a ai figli in proprietà indivisa. In mancanza di coniuge, genitori e figli, si devolve ai parenti più vicini.
Con il testamento ciascuno di noi può decidere di “organizzare” la propria eredità in maniera diversa dalle disposizioni di legge.
Proviamo a fare qualche esempio:

  1. Il testatore che possiede più beni immobili può già destinare i singoli beni ai singoli eredi (l’appartamento a Milano al figlio Caio, la casa di vacanza a Cervinia al figlio Tizio e la casa in campagna alla moglie Livia).
  2. Il testatore che ha già effettuato delle donazioni agli eredi può “bilanciare” tali donazioni lasciando per testamento dei denari all’erede che non ha ancora ricevuto donazioni;
  3. Il testatore desidera lasciare beni specifici a parenti, amici o enti benefici. Questi soggetti nella successione per legge non sarebbero contemplati e quindi l’unico modo per destinare loro dei beni è il testamento.


Vediamo quindi che il testamento consente (come nei casi a e b) di “mettere a posto” le cose ed evitare discussioni tra gli eredi.
Il testamento consente altresì di ricordarsi di persone o enti cui il testatore è particolarmente affezionato e/o riconoscente (pensiamo ai figliocci, agli assistenti personali o badanti, ai collaboratori di un’azienda, ad enti assistenziali o benefici ecc. ecc.).
Nel destinare i propri beni, il testatore può mettere in atto anche una certa programmazione fiscale per risparmiare imposte di successione e comunque per far risparmiare agli eredi i costi di una DIVISIONE EREDITARIA. Infatti quando due o più eredi ricevono un’eredità per legge, si crea una comunione ereditaria, ciascun erede è proprietario di una percentuale di tutti i beni caduti in successione. Se gli eredi desiderano attribuire beni specifici a ciascuno di loro occorre un ATTO NOTARILE di DIVISIONE. Pur con imposta di registro ridotta all’1%, la divisone ereditaria può avere costi importanti.

Come si può fare testamento?

Le modalità per fare testamento sono essenzialmente tre:

  1. TESTAMENTO OLOGRAFO: è la forma più facile e meno costosa. Il testatore scrive di suo pugno le sue volontà e le scrive su un foglio di carta qualsiasi. Il testamento olografo deve contenere almeno i seguenti elementi:
      1. Le parole MIO TESTAMENTO,
      2. La DATA
      3. La FIRMA

Facciamo un esempio sintetico ma con qualche accorgimento pratico importante:

MIO TESTAMENTO

Io sottoscritto Mario Rossi, nato a Genova il 01/01/1950,

    • Revoco ogni mio precedente testamento,
    • Lascio a mia moglie Patrizia Verdi, nata a Genova il 01/01/1952 l’usufrutto di tutti i miei beni immobili
    • Lascio a mio figlio Paolo, nato a Genova il 01/01/1986 la nuda proprietà della casa in Genova, Via Assarotti e relativa cantina;
    • Lascio a mia figlia Giulia, nata a Genova il 01/01/1988 la nuda proprietà della casa a Varazze, Vico della Spiaggia e relativo posto auto
    • Lascio alla mia figlioccia Penelope Rossi, nata a Savona il 01/01/1999, la somma di euro 10.000.

Per tutto quanto non disposto qui sopra, nomino eredi universali in parti uguali mia moglie e i miei due figli.

In fede,

Genova, 01/01/2022

Mario Rossi.

E’ importante che almeno uno degli eredi sappia dell’esistenza del testamento. Il foglio scritto a mano può essere affidato in custodia a un parente (anche uno degli eredi) o a un professionista di cui ci si fida. Alla morte del testatore gli eredi presenteranno il testamento ad un Notaio per procedere alla PUBBLICAZIONE del testamento stesso.

  1. TESTAMENTO PUBBLICO: è il testamento fatto davanti ad un Notaio alla presenza di due testimoni. Il Notaio raccoglie le volontà del testatore e le riporta su documento dattiloscritto. Il Notaio conserva il testamento e lo pubblicherà alla morte del testatore.
  2. TESTAMENTO SEGRETO: è il testamento scritto dal testatore (a differenza dell’olografo può però essere scritto a computer) che viene consegnato ad un Notaio che sigilla la busta con la data della consegna. Quando il Notaio verrà a sapere della morte del testatore, provvederà alla pubblicazione del testamento. Ha alcuni vantaggi rispetto all’olografo: data certa e riservatezza. Rispetto al testamento pubblico si può revocare più facilmente.

COME FANNO GLI EREDI A SAPERE SE C’E’ UN TESTAMENTO?

Ci sono casi in cui gli eredi non sanno se esiste un testamento. Una volta cercato in casa e nell’eventuale cassaforte o cassetta di sicurezza in banca, ci si può rivolgere al Collegio Notarile della Provincia ove risiedeva il defunto, chiedendo di fare una ricerca presso i Notai che operano sul territorio per verificare se il defunto avesse depositato presso uno di loro un testamento olografo o pubblico.

LIMITI DEL TESTAMENTO: abbiamo detto che il testamento può decidere dell’eredità in maniera differente dalle norme di legge. Il testamento non può comunque ledere i diritti che la legge riserva al coniuge, ai figli e ai genitori del defunto. Pensiamo ad un soggetto che, decisamente arrabbiato con i figli, lasci per testamento tutto il suo patrimonio solo al coniuge. I figli potranno intentare una causa di RIDUZIONE per ottenere la quota di “legittima” loro spettante.

Nel prossimo articolo parleremo di INVENTARIO. Vedremo i casi in cui è previsto dalla legge e i casi in cui può convenire sia per evitare guai sia per risparmiare sulle imposte di successione.

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Paolo e Lorenzo Stagno