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Lorenzo StagnoDottore Commercialista
Giovane e professionale, rapido nel suo lavoro, si è diplomato con lode al prestigioso master in diritto tributario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Poste Italiane: la cessione del credito a ottobre 2023
Poste Italiane ha finalmente riaperto la cessione del credito. Come promesso in un comunicato stampa di agosto, il 3 ottobre 2023 Poste ha ricominciato ad acquistare i crediti fiscali derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi. In questo articolo analizziamo la nuova procedura.
Cedere i crediti fiscali a Poste è diventato sempre più complicato. La nuova procedura, infatti, assomiglia molto a quella delle banche per quantità di documenti richiesti e tempistiche necessarie per la conclusione dell'operazione.
Vediamo quindi i punti salienti.
Chi può cedere il credito a Poste?
Per poter cedere il credito a Poste occorre rispettare due requisiti soggettivi:
- bisogna essere dei privati --> le imprese (sia individuali che società) e i liberi professionisti che abbiano concesso lo sconto in fattura (o abbiano acquistato dei crediti fiscali) NON possono cedere questi crediti a Poste.
- bisogna che si tratti di una prima cessione del credito --> solo il committente che ha sostenuto le spese può cedere a Poste. Il sig. Rossi che ha acquistato un credito da un amico NON può rivenderlo a Poste.
Alcuni hanno interpretato questo divieto di seconde cessioni nel senso che sarebbe vietato cedere SAL successivi al primo. Assolutamente errato: quando si parla di seconde cessioni si intende che chi ha acquistato il credito dal committente lo va a rivendere. E' questo ad essere vietato (o almeno non concesso da Poste) e non la cessione di SAL successivi al primo.
Quali crediti si possono cedere a Poste?
Poste acquista:
- solo crediti che siano stati asseverati dai tecnici. Quindi, anche se si rientrasse in quei casi per cui la legge non impone l'asseverazione di congruità dei prezzi (interventi di edilizia libera e interventi di importo complessivo inferiore a 10.000 euro), per cedere a Poste servirebbe comunque l'asseverazione.
- solo crediti utilizzabili dal 2024 in poi --> quindi per le spese sostenute nel 2023 è possibile cedere l'intero credito. Per le spese 2021 e 2022 si può procedere solo con la cessione delle rate di credito utilizzabili a partire dal 2024. Le rate precedenti devono per forza essere utilizzate in dichiarazione dei redditi.
- tutti i bonus edilizi: superbonus 110%, ecobonus ordinario, sismabonus ordinario, bonus ristrutturazione, bonus eliminazione barriere architettoniche, bonus facciate, bonus installazione colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.
Quanto credito posso cedere a Poste?
Ci sono due limiti da applicare contemporaneamente:
- i crediti ceduti da ottobre in poi a Poste non possono complessivamente superare i 50.000 euro
- i crediti ceduti a Poste da quanto ha iniziato ad acquistare crediti (2020) non possono complessivamente superare i 150.000 euro.
Quindi possiamo trovarci in tre situazioni:
- prima che Poste chiudesse ho già ceduto 150.000 euro --> adesso non posso più cedere nulla
- prima che Poste chiudesse ho ceduto fra i 100.000 e i 150.000 euro --> posso cedere al massimo la differenza fra 50.000 euro e l'importo del credito già ceduto che supera i 100.000 euro
- prima che Poste chiudesse ho ceduto meno di 100.000 euro --> posso cedere al massimo 50.000 euro
Quanto paga Poste?
Il prezzo di acquisto promesso da Poste è pari a:
- 94 euro ogni 110 di credito ceduto per il Superbonus 110% --> corrisponde all'85,5% del valore del credito ceduto
- 84,50 euro ogni 100 di credito ceduto per il sismabonus ordinario e il bonus barriere architettoniche (che sono i bonus sfruttabili in 5 anni)
- 70 euro ogni 100 di credito ceduto per il bonus ristrutturazione e l'ecobonus ordinario (che sono i bonus sfruttabili in 10 anni)
Come funziona la procedura?
La procedura di cessione del credito a Poste segue questi step:
- bisogna accedere al link https://www.poste.it/prodotti/superbonus-altri-bonus-fiscali.html con le proprie credenziali SPID (può essere uno SPID fatto con provider diversi da Poste)
- bisogna che il conto postale abbia saldo positivo altrimenti non sarà possibile proseguire
- si comunica a Poste:
- la tipologia di credito che si vuole cedere
- l'importo
- il numero di rate oggetto di cessione
- la mail a cui si vogliono ricevere gli aggiornamenti relativi alla propria pratica di cessione del credito
- Poste comunica quindi il prezzo d'acquisto
- Si conferma il conto postale su cui si vuole che il prezzo d'acquisto venga erogato e si firma (sempre online) il contratto di cessione del credito.
- Poste invierà una mail con il contratto (che in realtà è solo una proposta di cessione) e con le istruzioni per procedere al caricamento dei documenti.
- Entro circa 10 giorni (la mail specifica bene le scadenze) è necessario caricare sul sito di Poste (sempre accedendo con lo SPID):
- asseverazione di congruità delle spese (completa di computo metrico, polizza del tecnico e documenti del tecnico)
- dichiarazione del tecnico asseveratore su fac simile di Poste (il fac simile è tra gli allegati alla mail che si riceve una volta firmato il contratto)
- polizza del tecnico asseveratore, sua carta identità, tessera sanitaria e tesserino di iscrizione all'ordine professionale
- contratti di appalto/preventivi/lettere incarico/ordini di tutti i fornitori che hanno emesso fattura. Per ogni fattura di cui si chiede la cessione del credito serve un contratto.
- titolo edilizio abilitativo --> cilas/cila/scia/permesso di costruire. Attenzione a caricare anche la ricevuta di presentazione. Se non era necessario alcun titolo abilitativo serve una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà firmata dal committente in cui si attesta questa condizione. A tale dichiarazione va allegato il documento di identità del committente.
- notifica preliminare ASL --> anche in questo caso serve la ricevuta di presentazione. Se la notifica preliminare non era necessaria occorre caricare un dichiarazione sostitutiva dove il committente attesti questa condizione (occorre poi allegare il documento di identità del committente).
- autodichiarazione del cedente in cui attesti la sussistenza di tutti i requisiti di legge previsti per l'agevolazione e la cessione del credito. Occorre allegare a questa dichiarazione il documento di identità e la tessera sanitaria del cedente.
- legge 10, ape ante e post --> devono essere caricati per gli interventi ecobonus. Per la legge 10 è fondamentale caricare anche la ricevuta di presentazione. Nel caso di interventi per i quali questi documenti non sono necessari, occorre caricare una dichiarazione del cedente che spieghi perchè non sono necessari. Anche in questo caso bisogna allegare alla dichiarazione il documento di identità del cedente.
- delibera condominiale di approvazione lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese --> serve solo per i lavori condominiali. Se si cede un credito relativo a interventi su parti private, occorre caricare una dichiarazione del cedente in cui si attesta che non si tratta di lavori condominiali.
- bonifici parlanti e, solo per interventi condominiali, certificazione dell'importo di spesa e detrazione sottoscritta dall'amministratore di condominio
- fatture
- riepilogo di quadratura di fatture e bonifici
- documento reddituale--> si può scegliere fra cud, dichiarazione dei redditi con ricevuta di presentazione, cedolini, busta paga. Se non si hanno redditi in Italia (o si ha solo un immobile non affittato) NON è possibile cedere il credito a Poste.
- documenti relativi all'immobile e al rapporto con il cedente --> se si è proprietari basterà caricare la visura storica. Per tutti gli altri casi (usufruttuario, comodatario, familiare convivente...) occorrerà caricare anche altra documentazione che dimostri il collegamento con l'immobile (stato di famiglia e dichiarazione apposita per il familiare convivente, comodato registrato...)
- una volta caricati i documenti, Poste invia una mail che conferma il caricamento. Dopodichè non resta altro che aspettare l'esito dei controlli
- Poste comunicherà via mail al cedente di recarsi presso il suo Ufficio Postale di riferimento per espletare le verifiche antiriciclaggio. Attenzione: Poste comunicherà entro quanto recarsi all'Ufficio!
- Poste comunica via mail l'accettazione o meno della pratica. Se si riceve l'accettazione (cioè il contratto definitivo di cessione), occorre dare l'incarico a un Commercialista abilitato al rilascio del visto di conformità di inviare le comunicazioni di cessione del credito all'Agenzia delle Entrate. E' fondamentale che il credito contrattualizzato corrisponda al credito inserito nella comunicazione di cessione del credito.
- occorrerà poi caricare sul sito di Poste (sempre accedendo con lo SPID) i seguenti documenti:
- la comunicazione di cessione del credito firmata dal cedente e dal Commercialista
- le ricevute di presentazione e accettazione rilasciate dall'Agenzia delle Entrate
- dichiarazione del Commercialista su fac simile di Poste
- polizza del Commercialista
- Poste controllerà anche questi documenti e, se sarà tutto corretto, procederà all'accettazione dei crediti sul suo cassetto fiscale ed erogherà quanto pattuito.
Secondo le istruzioni presenti sul sito di Poste, tutta questa procedura dovrebbe durare circa 3 mesi.
E' fondamentale sottolineare che se uno dei documenti caricati non dovesse corrispondere a quanto previsto da Poste, non sarà richiesta nessuna integrazione/sostituzione. La pratica verrà scartata da Poste e non rimarrà altro da fare se non rifarla dall'inizio.
Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di un supporto per la cessione del credito a Poste Italiane non esitare a contattarmi!
Lorenzo Stagno