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Lorenzo StagnoDottore Commercialista
Giovane e professionale, rapido nel suo lavoro, si è diplomato con lode al prestigioso master in diritto tributario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Superbonus unifamiliari: il 30% entro il 30 settembre 2022
Il Decreto Aiuti ha prorogato la scadenza del 110% sulle case unifamiliari: la scadenza è il 31 dicembre 2022 a patto che il 30% sia raggiunto entro il 30 settembre. Su queste scadenze è poi intervenuto il decreto Aiuti quater spostando la scadenza al 31 marzo 2023 sempre a patto che entro il 30 settembre 2022 sia stato raggiunto il 30% dei lavori.
Le scadenze sono sostanzialmente due:
- il 30 settembre 2022 per aver realizzato almeno il 30% dei lavori
- il 31 marzo 2023 per aver pagato l’intero intervento
La scadenza più vicina è quella del 30 settembre quindi è importante focalizzarsi su quella e la domanda principale è: come si calcola il 30%? Dobbiamo premettere che non ci sono ancora dei chiarimenti ufficiali su questo punto pertanto bisogna far riferimento alla legge e ad alcuni interpelli dell’Agenzia delle Entrate riguardanti argomenti simili. Da questi documenti si evince che:
- il 30% deve riferirsi a lavori effettuati ma che potrebbero anche non essere ancora stati pagati. Quindi è ben diverso dal SAL 30% necessario per la cessione del credito o per lo sconto in fattura!
- nel calcolo del 30% devono essere considerati tutti i lavori relativi al 110%. Quindi se si effettuano sia lavorazioni di Ecobonus che di Sismabonus 110% bisogna considerare entrambi gli interventi unitamente (per prudenza è comunque meglio poter dimostrare di aver raggiunto il 30% dell’Eco e il 30% del Sisma).
- nel calcolo del 30% si POSSONO considerare anche le lavorazioni extra-110% quindi lavori agevolati con bonus minori e anche lavori che non beneficiano di alcuna agevolazione fiscale. Questi interventi POSSONO essere considerati quindi è facoltà del tecnico e del committente decidere se utilizzarli o meno ai fini del calcolo.
Dopo aver capito come calcolare il 30% bisogna chiedersi chi deve attestarne il raggiungimento e come deve farlo. Su questo argomento esiste un chiarimento della Commissione Monitoraggio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il compito dell'attestazione ricade sul direttore dei lavori che solitamente coincide con il tecnico asseveratore. L’attestazione da produrre è diversa dal classico SAL (modulo Enea o allegato 1) perchè non si riferisce a lavori pagati e perchè non comprende le spese tecnico-professionali (almeno questa è l'interpretazione più diffusa). Bisognerà quindi produrre un’attestazione su carta intestata del direttore lavori in cui si attesta il raggiungimento del 30% dei lavori. Per dare forza a questa attestazione è consigliabile allegare:
- un computo metrico delle lavorazioni eseguite fino alla data dell’attestazione
- documentazione fotografica che dimostri l’avanzamento del cantiere
- documentazione contabile: libretto delle misure, giornale dei lavori, bolle di consegna, fatture, bonifici…
E’ poi importante dare una data certa a questa dichiarazione: lo si può fare in maniera molto semplice inviando l’attestazione e i suoi allegati via PEC al cliente o, se questo non è dotato di PEC, agli altri tecnici coinvolti e al Commercialista che si occuperà del visto di conformità. Una delle società di revisione incaricate della gestione delle piattaforme delle banche vuole addirittura che la dichiarazione sia inviata, entro il 30 settembre, via PEC allo Sportello Unico dell'Edilizia del Comune ove è situato l'immobile oggetto dell'intervento!
Una domanda che sorge spontanea è la seguente: se ho già raggiunto uno o più SAL del 110% e ho optato per la cessione del credito/sconto in fattura devo anche far predisporre questa attestazione dal direttore lavori? Anche a questa domanda non c’era una risposta ufficiale fino al 30 settembre e quindi occorreva basarsi sulla normativa:
- l’asseverazione del SAL riguarda tutte le spese (anche quelle professionali) e non solo i lavori
- l’asseverazione del SAL deve per forza riferirsi a lavori eseguiti
Quindi se è presente l’attestazione di un SAL sicuramente sono stati eseguiti i lavori indicati in quel SAL però la cifra raggiunta potrebbe essere inferiore al 30% dell’importo totale dei lavori (perchè magari si sono versati importanti anticipi ai professionisti coinvolti). E’ quindi preferibile far attestare il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori per tutti i cantieri non ancora conclusi. Si tratta evidentemente di un aggravio burocratico ma sicuramente nei prossimi anni ci saranno diversi controlli su questo aspetto.
L'Agenzia delle Entrate ha poi chiarito che è sufficiente l'asseverazione del SAL necessaria per lo sconto in fattura/cessione del credito a dimostrare il raggiungimento del 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. In ogni caso, se è stata prodotta altra documentazione con data certa è sicuramente utile in caso di futuri controlli da parte delle autorità fiscali.
Non esiste un modello ufficiale di attestazione da utilizzare, per questo abbiamo preparato una bozza che può essere utilizzata come punto di partenza per i tecnici che si troveranno a dover certificare il raggiungimento del 30%. Bozza_attestazione_raggiungimento_30_per_cento_entro_il_30.09.2022.pdf
Molti si chiedono cosa succeda se non si raggiunge il 30% entro il 30 settembre. La risposta è abbastanza facile:
- tutto ciò che è stato pagato entro il 30 giugno continua a beneficiare del 110% (a patto che i lavori vengano conclusi)
- tutto ciò che invece viene pagato dopo il 30 giugno beneficerà dei bonus minori
Ultima nota sul 30% a settembre: si è diffusa la credenza che presentando la CILAS dopo il 30 giugno non si possa più beneficiare del 110%. In realtà non c'è nessuna legge che lo imponga! Si può presentare la CILAS anche a settembre, l’importante è poter dimostrare di aver raggiunto il 30% dei lavori entro il 30 settembre. Questo è stato chiarito anche dall'Agenzia delle Entrate.
Prima di concludere, è giusto fare alcune osservazioni anche circa la scadenza ultima del Superbonus su case unifamiliari: il 31 dicembre. Questa scadenza riguarda i pagamenti e non l’esecuzione dei lavori pertanto l’importante è pagare tutto nel 2022 e poi si potranno terminare i lavori anche nei primi mesi del 2023. Di questo comunque parleremo più approfonditamente quando ci avvicineremo alla fine dell’anno.
Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di una consulenza su come rispettare tutti i requisiti del Superbonus 110% non esitare a contattarmi!
Lorenzo Stagno