Gli immobili ereditati pongono sempre dei dubbi fra gli eredi. In questo articolo rispondiamo alle domande frequenti.

Negli articoli precedenti (imposte di successione e imposte ipocatastali) abbiamo visto che gli immobili (fabbricati e terreni) sono tra i beni che più spesso devono essere indicati nella denuncia di successione.
A proposito dei beni immobili che cadono in successione nascono molto spesso dubbi e domande.
Qui di seguito, in ordine sparso, cerchiamo di affrontare in maniera sintetica le “FAQ” più comuni.

  1. RIVENDITA IMMOBILI EREDITATI: PAGO DELLE TASSE? Se gli eredi rivendono un immobile ereditato NON devono pagare imposte di nessun tipo. Anche se il valore di vendita è superiore al valore dichiarato nella denuncia di successione. Fanno eccezione i terreni edificabili. Al momento della prima vendita di uno dei beni ereditati, il Notaio chiederà agli eredi di firmare l’ACCETTAZIONE DI EREDITA’ con un costo che si aggira sui 600 euro. E’ l’unica spesa notarile a carico degli eredi. 
  2. IMU: per gli eredi l’obbligo di pagare l’IMU scatta dal giorno del decesso. Anche se la denuncia di successione viene presentata successivamente. 
  3. CONTRATTI DI LOCAZIONE: se cadono in successione degli immobili AFFITTATI, i contratti di locazione continuano in capo agli eredi con le stesse condizioni di canone e durata. Occorre comunicare il subentro degli eredi nel contratto all’Agenzia Entrate con apposito modulo RLI. Abbiamo una particolarità se ci sono dei contratti con CEDOLARE SECCA: se gli eredi vogliono continuare ad applicare la cedolare secca, devono comunicare all’Agenzia Entrate il subentro entro 30 giorni dal decesso altrimenti la cedolare decade e i canoni verranno tassati con la normale irpef e addizionali. 
  4. DIRITTO ABITAZIONE DEL CONIUGE SUPERSTITE: per norma del Codice Civile (art. 540) al coniuge superstite spetta automaticamente il diritto di abitazione sulla casa coniugale. Quindi, per tale fabbricato, solo il coniuge/erede ha l’obbligo di inserirlo nella sua dichiarazione dei redditi e ha l’obbligo di pagare l’IMU (salvo esenzione ovviamente). Su questo immobile gli altri eredi non hanno obblighi fiscali. 
  5. VERIFICHE CATASTALI DA FARE PER LA SUCCESSIONE:
    1. COMUNIONE BENI: riguardo ai beni immobili occorre fare attenzione sulla corretta intestazione catastale in caso di acquisto in comunione dei beni. Ormai il catasto è quasi sempre ben aggiornato, ma esistono ancora degli immobili acquistati da uno solo dei coniugi dopo il settembre1975 (riforma del diritto di famiglia) che, pur essendo di proprietà di entrambi i coniugi, sono intestati ad uno solo di essi. Prima di presentare la successione occorre presentare istanza di aggiornamento intestazione; 
    2. DIRITTI USUFRUTTO “VECCHI”: può capitare che su alcuni beni immobili compaia ancora il diritto di usufrutto di persone ormai decedute da molto tempo (ad esempio i nonni o i bisnonni). Anche qui, prima di presentare la successione, occorre presentare istanza di aggiornamento intestazione tramite una pratica di RIUNIONE DI USUFRUTTO. 
    3. DIRITTO DI USUFRUTTO DEL DEFUNTO: se, ad esempio per donazioni fatte in vita, ci sono degli immobili gravati da diritto di usufrutto a favore del defunto, questi immobili NON devono essere inseriti nella denuncia di successione e non si pagano quindi imposte catastali. E’ sufficiente chiedere al catasto la riunione di usufrutto con apposito modulo e pagando i diritti fissi.

Nel prossimo articolo parleremo di TESTAMENTO. Esamineremo le FORME del testamento e forniremo alcune piccole ma importanti indicazioni su come il testamento possa servire anche ai fini della PIANIFICAZIONE FISCALE di una successione.

Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di un supporto non esitare a contattarci!

Paolo e Lorenzo Stagno