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Lorenzo StagnoDottore Commercialista
Giovane e professionale, rapido nel suo lavoro, si è diplomato con lode al prestigioso master in diritto tributario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
Alternative al 110%? Ecco la detrazione per riqualificazione energetica!
Per le case unifamiliari, la scadenza del 31 dicembre 2022 (ormai spostata al 31 marzo 2023 ma sempre con il vincolo del primo 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022) è in molti casi troppo vicina e pertanto non si riuscirà a beneficiare del Superbonus. Quindi abbiamo perso il treno e non possiamo beneficiare di incentivi fiscali se vogliamo effettuare degli interventi che migliorino dal punto di vista energetico il nostro immobile?
Ovviamente no! Esistono altri incentivi fiscali cioè quelli rientranti nell’ECOBONUS ordinario. Questi eco bonus “minori” non permettono di accedere a sconti fiscali pari al 110% ma sono comunque molto interessanti. Non bisogna dimenticare che il Superbonus ha requisiti stringenti e prevede lavorazioni invasive. Con i bonus minori invece si ha un grado maggiore di libertà.
Nell’articolo dedicato ai vari bonus fiscali utilizzabili nel 2022 trovi tutte le informazioni riguardanti i bonus minori.
In questo articolo voglio presentarti quella che secondo me è la principale alternativa al Superbonus cioè la detrazione per “riqualificazione energetica” che consiste in uno sconto fiscale del 65% delle spese sostenute fino ad una spesa massima di 153.846,15 euro (cioè uno sconto fiscale massimo di 100.000,00 euro).
La condizione necessaria per avere diritto a questo bonus è il raggiungimento di un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 11 marzo 2008. Ovviamente, il raggiungimento di questo indice deve essere attestato da un tecnico (Architetto, Ingegnere o Geometra) ed è fondamentale coinvolgere tale figura fin dall’inizio per verificare che si riesca a raggiungere il miglioramento energetico previsto dalla legge.
Tutti gli interventi che complessivamente aiutano a raggiungere questo livello di prestazione energetica rientrano nella detrazione per riqualificazione energetica:
- Coibentazione
- Infissi
- Schermature solari
- Impianti di riscaldamento
È importante capire che nel caso di interventi che hanno una loro specifica detrazione (per esempio quella al 50% per gli infissi) bisogna scegliere se beneficiare delle singole detrazioni o utilizzare questa detrazione “cumulativa”.
Restano esclusi dalla detrazione per riqualificazione energetica (e quindi godono di una detrazione a parte, con percentuali e limiti di spesa separati):
- Impianto fotovoltaico + sistema accumulo (rientrano nella detrazione per ristrutturazione edilizia quindi sconto fiscale del 50% su una spesa massima di 96.000 euro)
- Impianto solare termico (detrazione del 65% su una spesa massima di 92.307,69 euro)
Perché può essere un’alternativa al 110%?
È vero che la detrazione che stiamo proponendo è decisamente inferiore al 110% però ha limiti di spesa superiori. Nel 110% infatti i limiti di spesa per le unifamiliari sono:
- 50.000 cappotto
- 30.000 impianti di riscaldamento
- 60.000 infissi
- 48.000 fotovoltaico
- 48.000 accumulo
- 2.000 colonnina di ricarica
Facciamo un esempio:
Spesa di 150.000 euro per cappotto, finestre e impianti. Nel 110% rientrano 50.000 cappotto+30.000 impianti+10.000 finestre=90.000 euro di spesa che corrisponde a un bonus fiscale di 99.000 euro.
Nella riqualificazione energetica rientra invece l’intera spesa e spetta quindi un bonus fiscale di 97.500 euro.
Questo sicuramente è uno dei casi in cui c’è meno differenza però fa capire come si possa davvero superare il limite temporale del Superbonus.
Un’ultima importante annotazione: il 110% si recupera in 4 anni mentre il 65% si recupera in 10 anni. Quindi, vendendo il credito a una banca o alle poste, ci sarà una differenza di commissione applicata dal cessionario (per il Superbonus su 110 euro di credito le banche riconoscono solitamente 102 euro, mentre sulle altre detrazioni pagano circa l’80% del credito).
In conclusione, questa detrazione può davvero essere una valida alternativa al 110% ma deve essere attentamente valutata insieme a un Termotecnico e a un Commercialista esperti della materia.
Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di una consulenza per partire con il piede giusto nel mondo dei bonus fiscali non esitare a contattarmi!
Lorenzo Stagno