Un fenomeno molto diffuso è la donazione di beni per esempio da parte dei genitori ai figli o dai nonni ai nipoti. Questo tipo di passaggio di beni è colpito dall’imposta di successione ed è quindi paragonabile fiscalmente ad un’eredità.

Come funziona il prelievo fiscale sulle donazioni?

L’imposta sulle donazioni va a colpire il valore dei beni trasferiti al netto delle franchigie che sono previste in funzione del rapporto di parentela esistente fra il donante e il donatario (cioè fra chi dona e chi riceve in donazione il bene).

Le aliquote

Attualmente le aliquote dell’imposta di donazione sono:

  • 4% per i donatari in linea retta (figli, nipoti, genitori) e per il coniuge.
  • 6% se i donatari sono i fratelli o i figli dei fratelli del donante e comunque i parenti entro il quarto grado e affini entro il terzo grado.
  • 8% per i parenti oltre il quarto grado e gli estranei.

Le franchiglie

Le franchigie invece sono le seguenti:

  • 1 milione di euro di valore dei beni ricevuti da ciascun donatario che ricade nel caso a) del precedente elenco
  • 100 mila euro di valore dei beni ereditati da ciascun fratello del donante (la franchigia non si estende ai figli del fratello)

Esistono anche delle esenzioni per alcuni beni particolari quali i titoli di stato (Bot, Cct, Ctz, Btp) e le polizze assicurative sulla vita.

Esempio per beni immobili

Spesso ad essere oggetto della donazione sono beni immobili. Classico esempio è il genitore o il nonno che acquista un immobile e lo dona al nipote. Le donazioni di immobili però sono colpite, oltre che dall’imposta sulle donazioni, anche dalle imposte ipotecarie e catastali che sono pari, in totale, al 3% del valore dell’immobile donato.

Il valore dell’immobile donato è calcolato tramite:

  • Una valutazione al valore catastale, pertanto non accertabile dall’Agenzia delle Entrate, per tutti gli immobili iscritti al NCEU (il “catasto”) con attribuzione di rendita catastale e per i terreni non edificabili.
  • Una valutazione al valore commerciale, pertanto accertabile dall’Agenzia delle Entrate, per i terreni edificabili e per altri immobili quali i fabbricati rurali o comunque privi di rendita catastale.

È importantissimo capire se chi riceve un immobile abitativo può beneficiare dell’agevolazione prima casa che consente:

  • Una riduzione delle imposte ipotecarie e catastali che vengono pagate in misura fissa e non proporzionale: 400 euro invece che il 3% del valore.
  • Una riduzione del valore catastale dell’immobile.

La donazione può essere un valido strumento per disporre dei propri beni prima della successione per fare in modo che gli eredi ricevano ciascuno la “loro parte” secondo le tue intenzioni e senza dover aspettare l’apertura della successione.

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Lorenzo Stagno