Carissimi tutti,

ogni giorno abbiamo spunti ed interpretazioni diverse sulle conseguenze del Decreto Antifrode (D.L. 157/2021).

Ieri un attento osservatore (che ringraziamo per lo spunto) ha posto il seguente (FONDATO!!!) dubbio:

  • il decreto antifrode ha equiparato le detrazioni 50/65/90 a quelle del 110 IN CASO DI CESSIONE DETRAZIONE/SCONTO IN FATTURA. Nulla cambia se il committente utilizza le detrazioni nella sua dichiarazione dei redditi.
  • per cedere il 110 serve attestazione del tecnico sul rispetto dei limiti di prezzo secondo i prezziari
  • per il 110 questa asseverazione deve essere fatta A POSTERIORI, QUINDI A LAVORI ESEGUITI (magari per sal..però eseguiti!)
  • allora vuol dire che non possiamo più pagare i lavori in anticipo e cedere le corrispondenti detrazioni prima che i lavori siano eseguiti? Che è il piano di azione che tutti abbiamo fatto per il 90% a fine 2021.

SOLE 24 ORE: il sole 24 ore parla di questo problema stamattina con articolo a firma Luca De Stefani. De Stefani risolve in maniera molto estensiva e favorevole ai contribuenti questa novità. In sostanza afferma che l'asseverazione del tecnico sui prezzi è FATTA SUL PREVENTIVO e non occorre poi un'asseverazione finale a lavori conclusi. Quindi secondo lui nulla cambia: fattura e pagamento adesso e cessione adesso con asseverazione preventiva e basta.


SECONDO NOI:  a nostro parere l'articolo del Sole 24 Ore di oggi è troppo ottimista. Noi vediamo così il problema:

  • l'impresa emette nel 2021 la fattura di acconto lavori da svolgersi nel 2022 o a cavallo di 2021 e 2022;
  • il committente (condominio o privato che sia) paga la fattura o il 10% se c'è lo sconto in fattura
  • E QUINDI ABBIAMO BLOCCATO IL DIRITTO ALLA DETRAZIONE DEL 90% QUESTA POSSIBILITA' NON E' STATA TOCCATA DAL DECRETO ANTIFRODE.
  • poi per POTER CEDERE LE DETRAZIONI dobbiamo attendere l'esecuzione dei lavori. Esecuzione anche parziale, possiamo vendere le detrazioni anche "a pezzi" e non abbiamo il problema dei SAL almeno 30 e 60 come nel 110.
  • DATA IMPORTANTE: come sapete i bonifici fatti nel 2021 e le relative detrazioni sono cedibili ENTRO il 16 MARZO 2022.

ESEMPIO UNO: oggi viene emessa fattura di 100.000 euro iva compresa per acconto su facciata condominiale. Il condominio paga 10.000 perchè c'è lo sconto in fattura.

I lavori iniziano a dicembre 2021 e a fine febbraio 2022 sono conclusi interamente. Il tecnico assevera i lavori e possiamo presentare all'Agenzia Entrate la comunicazione di cessione credito all'impresa entro il 16 marzo 2022 con visto di conformità del Commercialista.

Benissimo, l'unico problema lo ha l'impresa perchè recupera i denari dalla banca o poste SOLO DOPO FINE LAVORI. Mentre adesso di fatto incassava prima o durante i lavori. Quindi l'impresa deve considerare questo problema.


ESEMPIO DUE: come sopra ma al 15 marzo 2022 i lavori sono conclusi per metà. Il tecnico può asseverare solo 50.000 euro di lavori e possiamo quindi cedere all'impresa solo le detrazioni su 50.000. E queste sono a posto.

Poi i lavori si concludono a settembre 2022, il tecnico assevera i restanti 50.000 euro.

A questo punto succede che abbiamo il pagamento nel 2021 e la prima delle 10 rate di detrazione sui secondi 50.000 che fine fa? E' persa? In questo momento noi propendiamo a dire che è persa!

Però abbiamo tempo sino al 16 marzo 2023 per cedere all'impresa i restanti 9 anni di detrazione.


Complicato! Certo. Ma in questo momento non ci sovviene altra soluzione.

Attendiamo spiegazioni dall'Agenzia Entrate. Non solo su questo problema ma su altri come dicevamo nella circolare di due giorni fa.



cordiali saluti e "buon 90%" a tutti.


paolo e lorenzo stagno