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Buongiorno a tutti, sicuramente avete visto che è stato (finalmente) pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti Quater (D.L. 176/2022 del 18/11/2022).
Le modifiche al Superbonus sono contenute nell'art. 9.
Sono state confermate tutte le anticipazioni circolate in questi ultimi giorni. La più importante è che il 110% diventa 90% dal 2023 per i condomini e gli edifici da 2 a 4 unità con l'importante variazione che L'ASSEMBLEA CONDOMINIALE CHE APPROVA I LAVORI RISULTI ADOTTATA IN DATA ANTECEDENTE AL 25 NOVEMBRE 2022.
Quindi i lavori condominiali conservano il 110% a doppia condizione:
Gli edifici composti da 2 a 4 unità monoproprietario o a proprietà indivisa NON hanno bisogno del verbale di assemblea ma solo della presentazone della Cilas entro il 25 novembre.
Ribadiamo il suggerimento di dare data certa all'assemblea tramite invio per PEC e/o marcatura temporale del verbale firmato da Presidente e Segretario.
Ultimo spunto: se il condominio è di dimensioni ridotte e i condomini sono tutti affiatati e concordi, si può riunire l'assemblea TOTALITARIA cioè con tutti presenti, senza convocazione, e nel verbale i condomini, oltre a deliberare i lavori ecc., specificano che rinunciano alla convocazione e ai suoi termini di legge. Verbale firmato da tutti i condomini!
Il DECRETO interviene parecchio sulle UNIFAMILIARI:
Chi ha raggiunto il famoso 30% dei lavori entro fine settembre, ha tre mesi in più per terminare i pagamenti: sino al 31 marzo 2023.
Questa è un'ottima novità. Consente di non fare le corse entro dicembre 2022 per i pagamenti e poi finire i lavori con urgenza notevole per poter presentare Enea e cedere i crediti.
ATTENZIONE AI SAL A CAVALLO DI ANNO: ricordiamoci che per poter cedere i crediti occorre un SAL di almeno il 30% dei lavori con pagamenti effettuati in un unico anno. Se un Sal del 40% è composto da pagamenti nel 2022 per il 25% e da pagamenti nel 2023 per il restante 15%...i crediti NON sono cedibili.
Ci sono fondamentalmente TRE situazioni "tipiche" in questo momento:
La proroga al 31 marzo 2023 potrebbe/dovrebbe servire anche ad avere più tempo per attendere la riapertura di Poste e Banche sulla cessione crediti.
Sinora, su questo fronte, tutto tace.
Riguarda solo lavori iniziati a partire dal 01 gennaio 2023. Conservano il 90% ma saranno casi rarissimi visto i limiti di reddito, di utilizzo (solo prime case) e di limite al solo proprietario andando ad escludere i familiari, i contratti di affitto o di comodato ecc. Casistica assolutamente marginale.
Sembra una norma assolutamente inutile. In pratica una banca che ha acquistato crediti del 110% e intendeva utilizzarli in 4 anni li può utilizzare in 10. E ci perde un sacco di interessi. Nessuna banca lo farà. E pertanto non è questa la norma che può sbloccare il mercato dei crediti.
Buon lavoro e "buone Cilas".
Paolo e Lorenzo