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Carissimi tutti,
proviamo a fare il punto su 110 o 90 e su cessione sì e cessione no.
Il Superbonus 110 è rimasto per le plurifamiliari e i condomini che abbiano:
a) deliberato i lavori e presentato la cilas entro il 25 novembre 2022
b) deliberato i lavori entro il 18 novembre e presentato la Cilas entro il 31 dicembre.
Questi soggetti hanno diritto sia al 110 che alla cessione del credito.
Hanno diritto a cedere i crediti (che sono al 90%) i condomini e le plurifamimilari che hanno presentato la cilas dopo le scadenze di cui sopra ma entro il 16 febbraio 2023 (compreso).
Hanno diritto al superbonus 90% ma NON possono cedere i crediti nè avere lo sconto in fattura i soggetti che hanno presentato o devono presentare la Cilas dal 17 febbraio 2023 in poi.
SUPERBONUS: UNA BUONA OPPORTUNITA'. LA REMISSIONE IN BONIS DOPO LA CONVERSIONE DEL DECRETO CESSIONI
La legge di conversione del Decreto Cessioni ha apportato diverse modifiche al decreto. Le più interessanti sono relative alla remissione in bonis.
La remissione in bonis serve a sanare le violazioni relative agli obblighi di comunicazione e agli adempimenti formali previsti a pena di decadenza del beneficio fiscale. Come tutti sappiamo, è stata riconosciuta applicabile nell’ambito del Superbonus 110% con la circolare 33/E del 2022 dove l’Agenzia delle Entrate ha affermato che è possibile sanare il mancato invio delle comunicazioni di cessione del credito entro la scadenza prevista dalla legge.
In generale, l’utilizzo della remissione in bonis è vincolato alla presenza dei seguenti requisiti:
La legge 38/2023 ha previsto una possibilità particolare di remissione in bonis per i soggetti che abbiano sostenuto spese nel 2022 e non abbiano comunicato l’opzione per la cessione del credito entro la scadenza del 31 marzo 2023. Questi soggetti, solo se cedono il credito a banche o intermediari finanziari, potranno optare per la remissione in bonis anche se alla data del 31 marzo 2023 non era ancora stato stipulato il contratto di cessione del credito. Questa previsione amplia moltissimo il campo di applicazione della remissione in bonis. Le banche e gli altri intermediari finanziari potrebbero però anche rifiutarsi di acquistare il credito in presenza di remissione in bonis.
Un aspetto molto interessante riguarda la “moltiplicazione” della sanzione: il versamento dei 250 euro deve infatti essere effettuato per ogni comunicazione tardiva di cessione del credito. Per ogni tipologia di intervento va compilato un modello di cessione del credito. Per un ecobonus 110% medio sono previsti circa 4 interventi: questo significa che per utilizzare la remissione in bonis occorrerà versare una sanzione di 1.000 euro.
La legge 38/2023 prevede anche la possibilità di utilizzare la remissione in bonis per accedere ai benefici fiscali in presenza di un Allegato B presentato tardivamente. Le condizioni per poter sanare la presentazione tardiva dell’asseverazione antisismica sono le seguenti:
Molti committenti potranno quindi sanare la loro situazione. Se però si è già optato per la cessione del credito, non c’è modo di sanare la tardiva presentazione dell’Allegato B.
ALTRI CASI DI UTILIZZO DELLA REMISSIONE IN BONIS?
A nostro parere ci sono almeno altre due situazioni sanabili con la remissione in bonis:
- tardiva registrazione del contrtto di comodato
- tardiva presentazione dell'ENEA per i bonus minori
Se avete bisogno di approfondire qualche caso specifico, siamo a disposizione.
ULTIMA NOVITA' INTERESSANTE: UTILIZZO DELLA DETRAZIONE IN 10 ANNI
La legge 38/23 ha previsto la possibilità per il committente di detrarre il Superbonus 110% in 10 anni invece che in 4 ma SOLO PER LE SPESE SOSTENUTE NEL 2022!
Questo può sicuramente aiutare chi ha sostenuto spese nel 2022 e non riesce a cedere i relativi crediti.
ATTENZIONE: vale solo per le spese 2022. Chi sostiene spese nel 2023 potrà detrarre in 4 anni ma non in 10, almeno stando alle norme attuali.
Cordiali saluti a tutti
Paolo e Lorenzo