Buongiorno a tutti,

volevamo segnalare un aspetto operativo che dovrebbe ad oggi essere marginale, però qualche caso ci sarà ancora.

Parliamo di spese 110 ecobonus pagate nel 2021 e ancora da cedere.

Come sapete, il termine per presentare la comunicazione di cessione all'Agenzia Entrate è il 29 aprile. MA DOBBIAMO RICORDARCI CHE LA PRATICA ENEA VA PRESENTATA ALMENO 5 GIORNI PRIMA, ALTRIMENTI LA COMUNICAZIONE DI CESSIONE ALL'AGENZIA ENTRATE VIENE SCARTATA!

Questa problematica non vale per il sisma bonus e per gli altri bonus, solo per il 110 eco.

SOLE 24 ORE DI OGGI SU BANCA INTESA E UNICREDIT

Il Sole ipotizza "in base a quanto risulta al giornale" che anche Intesa e Unicredit starebbero per sospendere l'acquisto di crediti fiscali.

Poi l'articolo riporta che Intesa ha acquistato sinora circa 4 miliardi di crediti e Unicredit 1,2 miliardi.

Se ragioniamo un attimo su questi numeri, possiamo tranquillamente dire che sono numeri "piccoli" per banche di tale importanza.

ESEMPIO: Intesa ha circa 90.000 dipendenti in Italia.

Ogni mese paga almeno 200 milioni di euro solo di ritenute e contributi sui dipendenti/dirigenti ecc.

Se ha comperato 4 miliardi di crediti superbonus  pagati nel 2021, ha diritto a utilizzare in compensazione nella sua contabilità circa 800 milioni all'anno nel 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.

Vuol dire che nel giro di 4 mesi ogni anno compensa i crediti acquistati.

Se ne compera ancora, ha grande capienza anche se non si va a rivendere i crediti acquistati.

Questo, ovviamente, è solo un "discorso da bar", noi non abbiamo idea delle politiche che le banche adottano quando comperano i crediti e non sappiamo se hanno altri vincoli di bilancio o di rating.

 

Viste le notizie che arrivano sui media (o che vengono fatte filtrare ad arte), a noi sembra che ci sia in atto uno scontro tra varie parti:

  • il governo (il Presidente Draghi e il suo entourage) che non ama le detrazioni fiscali e tantomeno il 110 e molto probabilmente hanno "caldamente invitato" le Poste a chiudere con gli acquisti dalle imprese;
  • i vari partiti che sono sempre in campagna elettorale e quindi cercano di proporre cose gradite agli elettori (vedi possibile proroga per le villette)
  • banche e imprese che, a nostro avviso giustamente, premono per norme più semplici e per poter continuare a lavorare;

 

Come al solito, in mezzo agli scontri ci siamo noi contribuenti, committenti, piccole imprese, liberi professionisti. Vittime di "effetti collaterali" di guerre che ci passano sopra la testa e sganciano tutto e il contrario di tutto nell'arco di pochi mesi.

 

Scusate lo sfogo, ma ogni tanto ne abbiamo bisogno!

 

 

Detto questo, e' il caso di aprire le posizioni in banca per "prenotare" la cessione? Forse si'. E senza avere la sicurezza che serva. Se andiamo in banca domani, ma sulla nostra bifamiliare iniziamo i lavori nel 2023, la banca ci comprera' ancora i crediti? Difficile da dire!

Senza dubbio appare importante aprire le posizioni per i lavori che stanno partendo o partiranno nei prossimi mesi.

 

 

buona giornata e buon lavoro.

paolo e lorenzo