Nell’articolo precedente ti ho presentato le basi del funzionamento dell’Irpef, imposta sui redditi delle persone fisiche, con gli scaglioni e le categorie di redditi imponibili. In questo articolo voglio invece analizzare quali sono gli “sconti” che la normativa prevede che tu possa far valere per ridurre l’imposta che devi.

Nel caso ti mancasse qualche elemento qui trovi i due articoli precedenti: Tasse: quali sono e come si pagano, IRPEF: cos'è e come funziona..

Categorie di sconti

Questi sconti devono essere distinti in due categorie:

Deduzioni

Le deduzioni sono oneri che ti vengono riconosciuti in diminuzione del tuo reddito imponibile. Quindi se tu avessi un reddito imponibile di 50.000 euro e oneri deducibili per 4.000 euro arriveresti ad avere un reddito imponibile di 46.000 euro sul quale verrebbero applicate le aliquote dei vari scaglioni seguendo il metodo che ti ho presentato nell’articolo precedente. Quindi il risparmio di imposta che portano le deduzioni è pari all’onere deducibile moltiplicato per l’aliquota marginale cioè l’aliquota più alta che paghi. Nell’esempio di prima, il risparmio fiscale infatti sarebbe: 4.000 per il 38%, cioè l’aliquota che colpisce i redditi tra i 28 mila e i 55 mila euro, che corrisponde ad un risparmio di 1520 euro di Irpef.

Detrazioni

Le detrazioni sono oneri che ti vengono riconosciuti in diminuzione dell’imposta che devi. Quindi per prima cosa si deve calcolare il reddito imponibile, in seconda battuta si vanno a sottrarre al reddito le deduzioni ed infine si calcola l’imposta dovuta. Dopo aver calcolato l’imposta dovuta si applicano le detrazioni. Le spese che possono essere detratte non vengono sottratte al 100% del loro importo dall’ammontare dell’Irpef che devi, infatti ogni spesa detraibile ha una percentuale di detrazione specificata dalla normativa.

Esempio

Per una migliore comprensione ecco un esempio di calcolo dell’Irpef. Immaginiamo che tu abbia un reddito lordo di 50.000, un fondo pensione (onere deducibile) di 4.000 euro, spese mediche (detraibili al 19% per l’eccedenza rispetto a 129,11 euro) di 1129,11 euro e spese per ristrutturazione pari a 40.000 euro (detraibili al 50% ma in dieci annià ogni anno detrai 2.000 euro):

Tabella Deduzione fondo pensione

Per calcolare l’imposta lorda applichiamo le aliquote dei vari scaglioni come visto nel precedente articolo:

  • 13.000 euro al 23% è 3.450 euro di Irpef
  • 15.000 euro al 28% è 3.510 euro di Irpef
  • 18.000 euro al 38% è 6.840 euro di Irpef

Per un'imposta lorda totale di 13.800 euro. In realtà gli scaglioni sono ormai stati modificati (come puoi leggere in questo articolo) ma il concetto non cambia.

Tabella Deduzioni mediche e ristrutturazioni edilizie

Per poter far valere le detrazioni e le deduzioni devi ricordati che le spese che sostieni devono essere documentate. La documentazione richiesta dalla normativa affinché la spesa venga riconosciuta in deduzione o detrazione cambia a seconda del tipo di deduzione e detrazione. Solitamente occorre una fattura intestata a chi poi usufruirà delle deduzione/detrazione ed il pagamento tracciato (bonifico, pagamento con carta). Come già detto i requisiti variano a seconda del tipo di deduzione/detrazione quindi informati bene prima di sostenere una spesa in modo da non perdere il diritto a tuo sconto fiscale!

La domanda che sorge quindi spontanea è: ma quali sono le deduzioni e le detrazioni di cui possono beneficiare? Provo a rispondere elencandoti le principali deduzioni e detrazioni.

Deduzioni

Per quanto riguarda le deduzioni, la normativa riconosce i seguenti oneri:

  • Contributi previdenziali e assistenziali: sono deducibili i contributi obbligatori e volontari versati al proprio ente pensionistico di appartenenza anche se gli oneri sono stati sostenuti per i familiari fiscalmente a carico ma solo per la parte non dedotta da quest’ultimi. Sono familiari a carico:
    • Familiari con reddito complessivo non superiore a 2840,51 euro.
    • I figli con età non superiore ai 24 anni che possiedono un reddito complessivo non superiore a 4000 euro.
  • Contributi e premi per forme pensionistiche complementari ed individuali: sono le somme versati ai cosiddetti Fondi Pensione. Sono deducibili entro il limite dei 5164,57 euro.
  • Contributi previdenziali versati per il riscatto della laurea.
  • Contributi previdenziali per il cosiddetto “fondo casalinghe”.
  • Assegno periodico corrisposto al coniuge in seguito alla separazione legale o allo scioglimento/annullamento/cessazione degli effetti civili del matrimonio. Non si devono considerare però gli importi per il mantenimento dei figli.
  • Contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari: sono deducibili i contributi versati per le colf, le baby-sitter, le badanti e tutte le figure simili. L’importo massimo ammesso in deduzione è di 1549,37 euro.
  • Contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose: sono deducibili i contributi e le erogazioni a favore delle istituzioni religiose riconosciute. Il limite dell’importo della deduzione è pari a 1032,91 euro.
  • Erogazioni liberali a favore di ONLUS, di organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale: queste somme possono essere dedotte nel limite del 10% del reddito complessivo.

Detrazioni

Le detrazioni riconosciute dalla normativa sono invece da distinguere in diverse categorie. Infatti esistono oneri detraibili al 19% ma anche oneri detraibili in percentuali superiori. Inoltre esistono delle detrazioni come quelle per carichi di lavoro e per familiari a carico che vengono applicate “d’ufficio” in dichiarazione dei redditi ed il cui ammontare diminuisce al crescere del reddito.

Detrazione del 19%

Le spese sulle quali spetta la detrazione del 19% sono le seguenti:

  • Spese sanitarie: detraibili per la quota che eccede il minimale di 129,11 euro e comunque solamente se non rimborsate. Sono detraibili fino ad un massimale di spesa di 15.493,71 euro. L’eventuale eccedenza del massimale di spesa viene rateizzata nei periodi di imposta successivi.
  • Interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale: detraibili entro una spesa massima di 4000 euro.
  • Spese di istruzione (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria): spetta la detrazione ovviamente anche per le spese sostenute per familiari a carico. L’importo di spesa massimo riconosciuto in detrazione è pari a 800 euro per studente.
  • Spese universitarie: sono detraibili entro i limiti stabiliti dal Ministero dell’istruzione
  • Spese funebri: detraibili fino ad una spesa massima di 1550 euro.
  • Spese per l’attività sportiva dei ragazzi (età fra i 5 e i 18 anni che siano familiari a carico): spetta una detrazione entro un massimale di spesa pari a 210 euro per ragazzo.
  • Spese per rette degli asili nido dei figli: detraibili entro una spesa massima di 632 euro.
  • Spese per premi relativi assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni: detraibili entro una spesa massima di 530 euro.
  • Spese per abbonamenti a servizi di trasporto pubblico: detraibili entro un limite di 250 euro.
  • Spese per premi relativi alle assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana: detraibili entro una spesa massima di 1291,14 euro.
  • Spese per premi relativi ad assicurazioni contro il rischio di eventi calamitosi.
  • Spese sostenute in favore di minorenni o maggiorenni con DSA (disturbo specifico dell’apprendimento): detraibili fino alla conclusione della scuola secondaria di secondo grado.

In questo elenco si è spesso indicata una spesa massima, se la spesa superasse questo limite la detrazione spetterebbe, ma solo per un ammontare pari al limite massimo. L’eccedenza della spesa rispetto al limite massimo quindi non può essere detratta ed è sostanzialmente “persa”.

Detrazione al 26%

Esistono delle spese per le quali la percentuale di detrazione non è il 19% bensì il 26%. Queste spese sono:

  • Erogazioni liberali in denaro per un importo non superiore ai 30.000 euro a favore di Onlus, iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nei paesi non OCSE.
  • Erogazioni liberali a favore di partiti politici: detraibili entro una spesa massima di 30.000 euro.

Detrazione al 30% e al 35%

Esistono poi delle spese per le quali spetta la detrazione del 30%, tra queste troviamo le erogazioni liberali in denaro o natura a favore di Onlus e delle associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale: detraibili entro una spesa massima di 30.000 euro.

Infine spetta la detrazione del 35% per le erogazioni liberali a favore delle organizzazioni del volontariato entro un importo massimo di 30.000 euro.

Detrazioni per ristrutturazione edilizia

Dopo aver elencato questo primo tipo di detrazioni, ti presento velocemente quali sono le detrazioni attualmente esistenti per i lavori di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico:

  • Detrazione per lavori di ristrutturazione generici: detrazione del 50% della spesa da recuperare in 10 anni. L’importo massimo della spesa riconosciuta in detrazione è pari a 96.000 per ogni intervento separato.
  • Detrazione “bonus verde”: detrazione nella misura del 36% per le spese su giardini e aree scoperte. L’importo massimo della spesa riconosciuta in detrazione è pari a 5000 euro.
  • Detrazione per arredo degli immobili ristrutturati: detrazione nella misura del 50% sulle spese di mobili e grandi elettrodomestici fino ad un importo massimo di spesa pari a 10.000 euro. La detrazione si recupera in 10 rate.
  • Detrazione per il rifacimento delle facciate: detrazione nella misura del 90% sulle spese di rifacimento delle facciate esterne di immobili situati nelle zone A e B definite dal piano regolatore del Comune. Questa detrazione viene recuperata in 10 rate.
  • Detrazioni per risparmio energetico al 50%: detrazione del 50% recuperabile in 10 anni. sono:
    • Acquisto e posa in opera di infissi nel limite di detrazione (detrazione non spesa!) di 60.000 euro.
    • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con delle caldaie a condensazione almeno pari alla classe A. il limite di detrazione è 30.000 euro.
    • Schermature solari (tende da sole): detrazione massima pari a 60.000 euro.
    • Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale a biomasse: detrazione massima pari a 30.000 euro.
  • Detrazioni per risparmio energetico al 65%: detrazione nella misura del 65% recuperabile in 10 anni. Le spese che rientrano in questa detrazione sono:
    • Interventi di riqualificazione energetica su edificio esistente: detrazione massima pari a 100.000 euro (detrazione, non spesa!)
    • Interventi sull’involucro di un edificio esistente: detrazione massima pari a 60.000 euro.
    • Installazione di pannelli solari e collettori solari: detrazione massima pari a 60.000 euro.
    • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: detrazione massima pari a 30.000 euro.
    • Acquisto, istallazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto: nessun limite di detrazione.
    • Acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori: detrazione massima pari a 100.000 euro.
  • Detrazioni per risparmio energetico al 70%: interventi sull’involucro di parti comuni di edifici condominiali esistenti con spesa massima pari a 40.000 euro per il numero di unità che compongono l’edificio.
  • Detrazioni per risparmio energetico al 75%: interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali esistenti con spesa massima pari a 40.000 euro per il numero di unità che compongono l’edificio.
  • Detrazioni per risparmio energetico all’80%: interventi su parti comuni di edifici condominiali volti alla riqualificazione energetica e alla riduzione di una classe di rischio sismico nel limite di spesa di 136.000 euro per ogni unità che compone l’edificio.
  • Detrazioni per risparmio energetico all’85%: interventi su parti comuni di edifici condominiali volti alla riqualificazione energetica e alla riduzione di due classi di rischio sismico nel limite di spesa pari a 136.000 euro per ogni unità che compone l’edificio.
  • Sismabonus: consiste in una detrazione la cui misura varia a seconda della tipologia di intervento recuperabile in 5 anni, la spesa massima riconosciuta in detrazione è pari a 96.000 euro. Gli interventi che possono beneficiare del sismabonus sono:
  • Interventi generici: detrazione al 50%.
  • Interventi che determinano la riduzione di una classe di rischio: detrazione al 70%.
  • Interventi che determinano la riduzione di due classi di rischio: detrazione dell’80%.
  • Interventi che determinano la riduzione di una classe di rischio sulle parti comuni di edifici condominiali: detrazione del 75%.
  • Interventi che determinano la riduzione di due classi di rischio sulle parti comuni di edifici condominiali: detrazione dell’85%.
  • Superbonus al 110%: consiste in una detrazione del 110% delle spese recuperabile in 4 o 5 anni. Si applica a interventi sia per diminuzione del rischio sismico sia per risparmio energetico a patto che vengano verificate diverse condizioni.

Alla detrazione del 110% è dedicata una sezione del sito visto il grande interesse che desta questa detrazione.

Se vuoi approdondire il tema dei bonus fiscali legati alle ristrutturazioni puoi visitare l'articolo I bonus fiscali del 2023.

Lorenzo Stagno