I vincoli relativi al Superbonus e agli altri bonus casa stanno diventando sempre più stringenti. Un ottimo esempio è il nuovo obbligo di attestazione SOA. In questo articolo cerchiamo di analizzare la nuova norma, i casi di applicazione dell’obbligo dell’attestazione SOA e come funzioni l’attestazione. 

L’obbligo di attestazione SOA è stato introdotto con la legge di conversione del DL 21/2022 (Decreto Taglia Prezzi) per limitare un fenomeno che si sviluppato fortemente negli ultimi anni: la nascita di imprese edili da parte di soggetti che mai avevano lavorato nel mondo dell’edilizia. 

L’obbligo dell’attestazione SOA limiterà sicuramente questo fenomeno perchè ottenere questa certificazione è complesso e occorre dimostrare uno storico di lavori completati. 

Ma cos’è l’attestazione SOA?

L’attestazione SOA è una certificazione che viene rilasciata alle imprese che operano nel mondo dell’edilizia dalle Società Organismo di Attestazione che sono enti abilitati dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC). Nasce nel mondo degli appalti pubblici e serve per fare in modo che i lavori siano realizzati da imprese che hanno determinati requisiti  dimensionali, di lavori effettuati e non abbiamo problemi di condanne/infiltrazioni mafiose

Esistono diversi tipi di attestazione SOA: sono infatti previste 13 categorie di opere generali e 39 categorie di opere speciali e all’interno di ogni categoria ci sono diverse classi per differenziare l’importo per cui l’impresa è abilitata

Il processo per ottenere una certificazione SOA è lungo e ha i suoi costi. La documentazione che viene richiesta riguarda gli ultimi 15 anni di attività dell’impresa (se l’impresa è costituita da meno anni ovviamente si forniranno le informazioni di tutti gli anni di esistenza dell’impresa) ed è costituita da:

  • bilanci per le società di capitale e dichiarazioni fiscali per le società di persone e ditte individuali
  • libro dei beni ammortizzabili
  • elenco delle commesse più importanti

Per ogni commessa inserita in questo elenco devono essere forniti:

  • certificato lavori firmato dal committente e dal direttore dei lavori
  • certificato di regolare esecuzione firmato dal direttore lavori
  • contratto di appalto
  • fatture emesse
  • autorizzazioni (Cila, Scia, Dia, Permesso di Costruire)

Tutta questa documentazione viene analizzata e, se è coerente con la categoria e la classe richiesta, l’impresa ottiene la certificazione. 

La certificazione ha una scadenza 5 anni e dopo i primi 3 anni c’è una verifica di mantenimento dei requisiti. 

Il costo della certificazione, della verifica dopo 3 anni e del rinnovo è calcolato sulla base del tipo di categoria e classe richiesti. Esiste una vera e propria tariffa che permette di calcolare il costo dell’attestazione SOA. 

Quando è obbligatoria la SOA per beneficiare del Superbonus e degli altri bonus casa?

L’obbligo di SOA è previsto per lavori di importo superiore a 516.000 euro e si applica a partire dal 2023. L’obbligo riguarda il 110% ma anche gli altri bonus casa. 

La norma divide due periodi:

  • dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023: l’impresa affidataria dei lavori deve avere il SOA o almeno un contratto con una Società Organismo di Attestazione per il rilascio del SOA. 
  • dal 1 luglio 2023 l’impresa affidataria dei lavori deve avere il SOA.

Il comma 4 della norma che prevede l’obbligo del SOA contiene un’importante esclusione: per i lavori iniziati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Taglia Prezzi e per i lavori per i quali i contratti siano stati firmati (con data certa) prima dell’entrata in vigore di questa legge non si applica l’obbligo di SOA. In realtà il comma 4 fa riferimento solo al cosiddetto periodo transitorio cioè quello dal 1 gennaio 2023 al 30 giugno 2023 quindi sembra che comunque il SOA sia obbligatorio se i lavori vanno oltre il termine del 30 giugno 2023. Probabilmente ci saranno nuovi interventi su questo aspetto. 

Ci sono diversi aspetti non chiari sull’applicazione del SOA nel Superbonus. Il principale riguarda il tipo di SOA necessario: non si capisce se basti una qualsiasi certificazione SOA o se serva quella specifica cioè che abbia una categoria e una classe coerenti con la tipologia di intervento e con l’importo del cantiere Superbonus che si intende realizzare. 

Appena ci saranno spiegazioni ufficiali in merito, torneremo sull’argomento. La cosa importante è che le imprese si affrettino ad ottenere questa certificazione se vogliono continuare ad operare nel mondo dei bonus fiscali legati all’edilizia. 

Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di una consulenza per partire con il piede giusto nel mondo dei bonus fiscali non esitare a contattarmi!

Lorenzo Stagno