Da quando è stato introdotto il 110% sono diventati sempre più importanti i general contractor. In questo articolo analizzeremo chi sono, come operano e le differenze rispetto alla gestione “tradizionale” dei lavori. 

Il general contractor è un’impresa che fornisce un servizio chiavi in mano occupandosi di tutte le fasi dell’operazione: progettazione, esecuzione, cessione del credito. Il general contractor incarica i professionisti necessari (tecnici e commercialista) e affida le lavorazioni ad altre imprese se necessario. Si fa quindi carico di tutte le spese per lavori e professionali e le ribalta al cliente finale. Nella maggior parte dei casi applica lo sconto in fattura, questo è vero soprattutto per il 110%. 

Esistono due tipi di general contractor:

  • grandi imprese non edili che quindi si occupano solo di gestire la pratica affidando i lavori ad altre imprese
  • imprese edili che realizzano direttamente l’intervento e si occupano anche della parte tecnica-professionale

Il fatto di operare con sconto in fattura ha causato diversi problemi ai piccoli general contractor perchè le difficoltà nel cedere i crediti fiscali hanno causato difficoltà finanziarie a questi soggetti. Invece i grandi general contractor sono ancora operativi ma, per questioni di cifre, si rivolgono per lo più a grandi condomini. E’ proprio per questo tipo di clienti, infatti, che i limiti di spesa sono più alti e ci sono margini maggiori per il general contractor. 

Dal punto di vista organizzativo ci sono molte differenze fra affidare i lavori ad un general contractor o seguire l’impostazione tradizionale:

  • affidandosi ad un GC è lui a scegliere le imprese che lavoreranno nel cantiere
  • i rapporti con le imprese e i professionisti coinvolti sono sempre mediati dal GC
  • si ha un servizio chiavi in mano
  • si beneficia dello sconto in fattura

Ma dal punto di vista fiscale?

Ci sono 2 cose cui fare molta attenzione dal punto di vista fiscale:

  • il compenso del GC per la sola organizzazione dell’operazione NON è detraibile (e quindi neppure è possibile la cessione del credito o lo sconto in fattura)
  • l’iva che applica il GC quando ribalta le parcelle dei professionisti è diversa dal caso in cui quest’ultimi avessero fatturato direttamente al cliente finale: il GC fattura le prestazioni professionali al 22% mentre molti professionisti sono in regime forfettario quindi fatturano senza iva: il 22% di iva è un costo in più per il cliente finale!

Non esiste una scelta corretta in assoluto fa GC e impresa tradizionale, bisogna però fare molta attenzione alla scelta del GC. Molte imprese infatti si sono improvvisate GC proponendo lo sconto in fattura e alcuni di questi hanno messo in atto delle vere e proprie frodi di cui rischiano di rispondere i clienti finali.

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Lorenzo Stagno