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Lorenzo StagnoDottore Commercialista
Giovane e professionale, rapido nel suo lavoro, si è diplomato con lode al prestigioso master in diritto tributario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
I bonus fiscali del 2023 per gli interventi edilizi
Nel corso dell'anno scorso abbiamo pubblicato diversi articoli legati al mondo del Superbonus e degli altri bonus edilizi. In questo articolo vedremo quali sono le detrazioni fiscali legate agli interventi edilizi utilizzabili nel 2023.
Rispetto all'anno scorso, alcune detrazioni sono state modificate e altre eliminate. Vediamo quindi quali sono gli sconti fiscali più interessanti da utilizzare nel 2023:
- detrazione per ristrutturazione edilizia
- detrazioni per risparmio energetico
- detrazioni per riduzione del rischio sismico
- ecosismabonus
- superbonus
- bonus facciate
- bonus mobili
- bonus verde
- detrazione per eliminazione delle barriere architettoniche
La detrazione per ristrutturazione edilizia
Si tratta di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute. Il limite di spesa massimo è pari a 96.000 euro e quindi lo sconto fiscale massimo è pari a 48.000. Come per tutte le detrazioni per interventi di edilizia, lo sconto fiscale NON si utilizza tutto in un anno bensì è spalmato su 10 anni (per altre detrazioni invece si divide in 5 anni) in rate costanti. Quindi per questo tipo di detrazione avremo diritto, al massimo, a uno sconto annuo di 4.800 euro per 10 anni.
La detrazione per ristrutturazione edilizia spetta separatamente per ogni immobile, quindi se ristrutturo due diversi appartamenti avrò 96.000 di limite di spesa per il primo appartamento e altrettanti per il secondo.
Questa detrazione spetta sia per lavori sulle singole unità immobiliari sia per lavori sulle parti comuni del condominio con una grande differenza: per i lavori sulle unità immobiliari singole deve trattarsi di lavori di manutenzione straordinaria o lavori più incisivi mentre per i lavori sulle parti comuni può trattarsi anche di lavori di manutenzione ordinaria.
Tra i lavori che rientrano in questa detrazione ricordiamo:
- l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici
- l’eliminazione delle barriere architettoniche
E’ una delle detrazioni per cui si può optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
Le detrazioni per risparmio energetico/ecobonus
Per gli interventi che consentano di conseguire un risparmio energetico spettano delle detrazioni che sono generalmente indicate come Ecobonus.
Come la detrazione per ristrutturazione edilizia anche l’ecobonus spetta sia per lavori sulle singole unità immobiliari sia per i lavori sulle parti comuni del condominio.
Vediamo adesso quali sono gli interventi che rientrano in questa agevolazione, la percentuale di detrazione e i limiti di spesa e detrazione:
- la riqualificazione energetica di edifici esistenti: per questo intervento spetta una detrazione del 65% e lo sconto massimo riconosciuto è pari a 100.000 euro (spesa massima pari a 153.846,15 euro)
- il cappotto termico: spetta una detrazione pari al 65% e la detrazione massima è pari a 60.000 euro. Nel limite di detrazione bisogna considerare anche le spese per infissi e finestre che però beneficiano delle detrazione al 50%.
- l’acquisto e l’installazione di schermature solari: spetta una detrazione del 50% e il limite di spesa è pari a 120.000 euro.
- l’acquisto e l’installazione dei pannelli solari per riscaldare l’acqua: spetta una detrazione del 65%. La spesa massima è pari a 92.307,69 euro (detrazione massima pari a 60.000).
- la sostituzione dell’impianto di riscaldamento: la detrazione massima è pari a 30.000 euro mentre la misura della detrazione può essere del 50% o del 65% a seconda del tipo di impianto che viene acquistato.
- l’acquisto e l’installazione di dispositivi di controllo da remoto: spetta una detrazione del 65% con un limite massimo di spesa pari a 23.000 euro
- il cappotto termico su parti comuni che rappresentino almeno il 25% della superficie disperdente dell’edificio: spetta una detrazione del 70% e la spesa massima è calcolata come 40.000 euro per ogni unità che compone il condominio. La detrazione è aumentata al 75% se si raggiunge almeno un certo livello stabilito dal MISE.
Anche le detrazioni dell’ecobonus sono cedibili ai fornitori o ad altri soggetti.
Per semplicità ti riporto tutte le possibilità di detrazione per Ecobonus in questa tabella:
Le detrazioni per la riduzione del rischio sismico
Per gli interventi eseguiti su immobili situati in zone sismiche di classe 1, 2 o 3 sono previste delle specifiche detrazioni normalmente conosciute come Sismabonus.
Come per le altre detrazioni, bisogna distinguere fra i lavori effettuati su singole unità e i lavori effettuati sulle parti comuni del condominio.
Per gli interventi sulle case singole abbiamo tre possibili bonus:
- interventi che non portano ad una riduzione del rischio sismico: detrazione del 50% delle spese fino ad una spesa massima di 96.000 euro.
- interventi che portano alla riduzione di 1 classe di rischio sismico: spetta una detrazione del 70% delle spese sempre fino ad una spesa massima di 96.000 euro
- interventi che portano ad una riduzione di 2 classi di rischio sismico: spetta una detrazione pari all’80% delle spese sostenute. Il limite di spesa è sempre pari a 96.000 euro
Per gli interventi sulle parti comuni invece abbiamo due possibili bonus:
- interventi che portano alla riduzione di 1 classe di rischio sismico: spetta una detrazione pari al 75% delle spese sostenute. Il limite di spesa è pari a 96.000 euro per ciascuna unità facente parte del condominio.
- interventi che portano alla riduzione di 2 classi di rischio sismico: spetta una detrazione pari all’85% delle spese sostenute. Il limite di spesa è pari a 96.000 euro per ciascuna unità facente parte del condominio.
Al raggiungimento del limite di spesa per interventi del sismabonus concorrono anche le spese per interventi di ristrutturazione edilizia. Questo significa che se Matteo decide di effettuare un intervento di riduzione del rischio sismico su un immobile e ne approfitta per fare anche lavori interni di manutenzione straordinaria ha un limite di spesa complessivo pari a 96.000 euro e non a 192.000 euro. Bisogna quindi fare molta attenzione a effettuare sia interventi di ristrutturazione edilizia che interventi rientranti nel sismabonus.
Anche il sismabonus può essere ceduto o essere oggetto di sconto in fattura.
Possiamo riassumere le detrazioni per sismabonus in questa tabella:
Le detrazioni per lavori contestuali di risparmio energetico e riduzione del rischio sismico
Se si effettuano contemporaneamente interventi di risparmio energetico e di riduzione del rischio sismico si ha diritto a delle detrazioni note come Ecosismabonus. Queste detrazioni spettano solamente per lavori effettuati sulle parti comuni.
Più nel dettaglio le detrazioni per ecosismabonus sono:
- detrazione dell’80% con un massimale di spesa pari a 136.000 euro per ogni unità del condominio se c’è la riduzione di 1 classe di rischio sismico.
- detrazione dell’85% con un massimale di spesa pari a 136.000 euro per ogni unità del condominio se c’è la riduzione di 2 classi di rischio sismico.
Anche questi bonus fiscali sono cedibili.
Il Superbonus
E’ forse la detrazione fiscale più famosa. Prevede una detrazione pari al 110% o del 90% a seconda dei casi per le spese sostenute per:
- interventi di risparmio energetico da cui derivi un miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’immobile oggetto dell’intervento (a patto che sia effettuato almeno un intervento fra il cappotto su almeno il 25% della superficie e la sostituzione dell’impianto di riscaldamento)
- interventi sismici anche se non portano ad una riduzione effettiva di classe di rischio sismico
Al Superbonus abbiamo dedicato diversi articoli che trovate nella sezione dedicata.
Il bonus facciate
Si tratta di una detrazione specifica per gli interventi di recupero delle facciate. E’ stata molto utilizzata nel corso del 2021 perchè consentiva di detrarre il 90% delle spese sostenute senza alcun limite di spesa. Per il 2022 la detrazione è stata ridotta, infatti adesso spetta in misura pari al 60% delle spese sostenute. Questa detrazione è stata eliminata. Per le spese sostenute nel 2023 quindi nonsi potrà più beneficiare della detrazione del 60% ma solo della detrazione del 50% per ristrutturazione edilizia di cui abbiamo parlato sopra.
Il bonus mobili
E’ una detrazione concessa a fronte dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla A+. Il bonus è pari al 50% delle spese sostenute ma il limite di spesa è molto contenuto. E’ infatti pari a 8.000 euro nel 2023.
Per avere diritto a questa detrazione è necessario che l’acquisto sia collegato ad un intervento di ristrutturazione edilizia.
Questa detrazione non è cedibile e quindi non è neppure possibile optare per lo sconto in fattura.
Il bonus verde
Consiste in una detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la sistemazione di giardini e aree scoperte, la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Anche in questo caso il limite di spesa è alquanto contenuto perchè è pari a 5.000 euro. Nel caso di interventi su aree che facciano parte delle zone comuni di un condominio, il limite di spesa è pari a 5.000 euro per ogni unità abitativa facente parte del condominio. Il bonus verde non è cedibile.
La detrazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche
Consiste in una detrazione pari a ben il 75% delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Se questo tipo di interventi è svolto contestualmente agli interventi trainanti del Superbonus può essere trainato nella super detrazione: in questo caso si passa dal 75% al 110% di sconto fiscale! Per gli interventi effettuati e pagati nel corso del 2023 invece si applica questa detrazione specifica. A questa detrazione abbiamo dedicato un articolo specifico.
Questa detrazione è cedibile e quindi è possibile optare per lo sconto in fattura.
Se vuoi approfondire il tema o hai bisogno di una consulenza su quale modello di dichiarazione presentare non esitare a contattarmi!
Lorenzo Stagno